mercoledì 10 febbraio 2010

Mi presento













Sono Silvia Garambois, candidata per le elezioni del Consiglio regionale del Lazio con la Federazione della Sinistra (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Lavoro-solidarietà, oltre a Associazioni e indipendenti di sinistra), lista che sostiene Emma Bonino Presidente.

Mi presento. Ho quasi 55 anni, nata a Torino ma romana di adozione, faccio la giornalista free lance. Non è una scelta: anche nei giornali la nuova “normalità” è il precariato.

Ho passato la vita tra informazione, politica e sindacato: sono entrata all'Unità che ero una ragazzina, quando i giornalisti erano anche funzionari di partito. Ci sono rimasta 25 anni esatti: ero caporedattore e segretaria di redazione quando nel luglio del 2000 la vecchia Unità ha chiuso i battenti. Ora collaboro ancora con l'Unità, scrivo critiche televisive sulla free-press “Dnews”, editoriali sui temi del lavoro sul sito della Cgil www.radioarticolo1.it, racconto l'attualità ai bambini sulla free press per le scuole elementari di Roma “Il Colosseo”, scrivo sui problemi dei giornali e della tv su una testata dedicata a informazione e ambiente, “Cometa”...

Le questioni che mi coinvolgono maggiormente, insieme ai problemi della libera informazione, sono quelle legate al lavoro e alle donne.

Sono stata – e sono – sindacalista: mi sono occupata dei problemi dei miei colleghi come Consigliere nazionale della Federazione della Stampa (dal 1997 al 2007) e soprattutto per due mandati eletta Segretario dell'Associazione stampa romana, cioé del sindacato dei giornalisti del Lazio (2001-2007).
Ora sono Consigliere d'amministrazione dell'Inpgi, che è l'istituto di previdenza dei giornalisti. E (dal '97) faccio parte della Commissione Pari Opportunità della Federazione della Stampa.

La fatica del lavoro delle donne, per mille ragioni, mi ha sempre particolarmente coinvolta: sempre le più svantaggiate. Anche in politica, anche nel sindacato, la disparità è spesso offensiva.

La mia storia ha radici nella tradizione di sinistra della mia famiglia, nei valori di un padre partigiano nella Val di Lanzo, medaglia al valore della Resistenza. Mi sono iscritta al Pci a ventanni, nel 1975; sono stata iscritta al Pds fino al 1997, poi non ho più voluto tessere, nonostante quella continuasse ad essere la mia storia. Con Cesare Salvi (con il quale avevo collaborato come Capoufficio stampa quando era Ministro del Lavoro, e poi ancora in seguito, al Senato) e con Fabio Mussi (che era stato mio direttore all'Unità) ho condiviso lo “strappo” alla nascita del Pd, e ho aderito alla scelta politica di Sinistra Democratica per il Socialismo europeo. Ed è nel solco di quella stessa scelta che oggi sono nel Consiglio nazionale di Socialismo 2000, l'Associazione presieduta da Salvi, che insieme al Partito della Rifondazione Comunista di Paolo Ferrero e ai Comunisti italiani di Oliviero Diliberto ha dato vita alla Federazione della Sinistra.

Sono convinta che solo l'unità delle forze della sinistra, superando le divisioni che negli anni hanno portato alla frantumazione della Sinistra italiana, potrà ridare voce e forza di Governo, negli enti locali e in Italia, a chi ha a cuore insieme agli interessi del Paese anche quelli della povera gente, dei lavoratori, delle donne, a chi pensa al futuro dei giovani. E credo che la Federazione, della quale sono consigliere nazionale, sia la strada giusta.

Ora vorrei portare questo mio bagaglio di vita come contributo al governo della Regione in cui sono nati i miei figli: per il lavoro buono per tutti, per le donne, per le famiglie... Per questo ho accettato, con voglia di fare, questa candidatura.

11 commenti:

Silvia Garambois ha detto...

Grazie a ElleKappa per il suo "forte" sostegno!

Unknown ha detto...

eccomi sono la prima? La seconda? La terza? Comunque sia sosterro' Emma Bonino quindi sostengo anche te! Besos

il monticiano ha detto...

Mi manda...non picone, ma vengo dal blog di Gap che seguo insieme a quello di Luz.
Conta sul mio voto per molte ragioni ivi compresa quella che nel lontano 1930 sono nato a due passi dal Colosseo, in via della Polveriera, non so se....
Un motivo ancora più importante è quello che tre miei coetanei, sempre di sinistra,ogni volta che si è votato mi hanno chiesto il nome di una persona alla quale dare il proprio voto.
Infine il mio unico figlio, sua moglie e la loro figlia maggiore, essendo anche loro di sinistra, riceveranno un biglietto con scritto il tuo nominativo.
Un caro saluto.

il Russo ha detto...

Mi piaci Silvia e, anche se non del Lazio, sulla Rete ti sosterrò!

Anonimo ha detto...

Conosco Silvia Garambois da vent'anni. Quello che mi ha sempre colpito di lei, oltre alla sua intelligenza e generosità, è la puntualità con la quale ha sempre rispettato gli impegni presi. Anche nel caos più totale, anche
quando il lavoro era tanto ha sempre mantenuto le promesse fatte. E' una persona assolutamente affidabile. E questo per chi vuole impegnarsi nella
politica mi pare un ottima qualità.

Janna Carioli

tino bombarda ha detto...

vengo dal blog del russo e pure io se fossi nel lazio ti voterei! specie dopo che anche di pietro in la campania s'è inciuciato...

Luz ha detto...

Che dire? un nome, una garanzia. Almeno voterò con il sorriso sulle labbra.
Un grande abbraccio.

Chica ha detto...

che dirti?? sosterrò la Bonino, non conosco altri nomi, il tuo "curriculum" mi piace...proviamoci..:)

PS: anch'io vengo dal blog del Russo, Luz, Gap...insomma tutta quell'accozzaglia di senzaddddio.....:)

Silvia Garambois ha detto...

Grazie. Grazie a tutti: a Alessandra, al Monticiano, al Russo, a Tino Bombarda, a Luz, a Chica, a Silvano, a Gap. Grazie a Janna. Credo di potervi considerare miei "grandi elettori"...

Ernest ha detto...

e io ti sostengo Silvia! Il paese ha bisogno di persone come te e come altre che non compaiono e vengono nascoste dalla finta informazione.
Grazie russo per avere segnalo questo blog.
Dalla liguria ma ti sostengo!
un saluto

Anonimo ha detto...

fa bene a mettersi in gioco sul web, dai commenti e dalle sue parole si evince che lei si una brava persona.
peccato per i suoi alleati, di cui non si può dire lo stesso.